Uno degli argomenti principali del progetto Edueat è l’esigenza di arginare la diffusione del cibo spazzatura.
Come sa bene ogni genitore, merendine, bevande gassate e cibi da fast food esercitano un grande fascino sui bambini, perché sono prodotti accompagnati da ricerche e studi di mercato e da dosi massicce di marketing sensoriale. Contrapporsi alla capacità di penetrazione del marketing attraverso i principi e le pratiche dell’alimentazione consapevole è molto difficile ma quanto mai necessario.
La sfida innovativa è farlo in modo giocoso, cosicché il bambino comprenda che il cibo sano esercita un fascino superiore a quello del Junk food. Facciamo l’esempio dell’hamburger. Come sappiamo bene è il prodotto simbolo del cibo veloce e della standardizzazione del gusto. Il principio del gioco applicato all’alimentazione consapevole consiglia di ricorrere al metodo del ricalco.
Cosa significa? Semplicemente che invece di demonizzare l’hamburger del fast food si cerca di coinvolgere il bambino nella preparazione di un hamburger sano, con materie prime di elevata qualità: carne prodotta da allevatori del territorio, pomodoro, cipolla e insalata acquistati dal fruttivendolo di fiducia, salsa ketchup o maionese fatte fatta in casa e pane speciale acquistato direttamente del fornaio. Il risultato è un hamburger più buono e più “figo” che farà scolorire il ricordo di quelli del fast food. Non ci credete? Provare per credere!