Avete mai notato come è frequente, ormai da tempo, imbattersi, leggendo riviste o visitando siti di cucina, come espressioni “le ricette della nonna“, “i rimedi della nonna“.
È ormai palese che, tra i fornelli, ci siamo persi una generazione: le mamme.
Questo, sicurmante, non per una loro mancanza di cura o innata incapacità…non diciamo fesserie! Il fenomeno si spiega semplicemente col fatto che le nostre mamme rappresentano quella donna che, per prima, si è emancipata da un certo ruolo nel quale, in qualche modo, era costretta a muoversi e a vivere. Oggi, le nostre mamme lavorano, tanto quanto i nostri babbi e quindi il tempo da dedicare in cucina è diminuito sensibilmente.
Questo cambiamento epocale, ha portato, tra l’altro, ad un mercato e ad un marketing incentrato sul cibo veloce, sia per i pasti principali che per quelli di mezza giornata (le merendine!).
Insomma, una medaglia a due facce: una mamma realizzata, attiva, dinamica, e l’alimentazione dei bambini affidata al mercato oppure alle nonne.
Questo fino ad oggi.
Analizzando infatti il periodo attuale, possiamo notare come forse ci troviamo all’inizio di una nuova “curva di cambiamento“, che potrebbe riportare i bambini a mangiare nuovamente cibi sani, e le mamme a riappropriarsi di un ruolo importante tra i fornelli senza perdere quanto conquistato sino ad ora.
Le mamme di oggi sono tornate sulle tracce delle nonne, sono tornate ad appassionarsi di cucina…e, alcune di loro ne hanno fatto un hobby importante e persino un lavoro: sono diventate delle blogger.
I blog di cucina rappresentano un vero e proprio boom ed è prevalentemente un fenomeno femminile, sia come figure protagoniste sia come pubblico. Tanti sono gli esempi di successo, soprattutto legati al processo della panificazione: molte donne (ma anche uomini!) tengono nel proprio frigo un panetto di lievito madre, al quale hanno dato persino un nome, e sono attive sul web, sia nel ruolo di blogger, sia nel ruolo di lettrici.
La figura della blogger è una figura attenta alla qualità degli ingredienti, ma anche, e questo forse la distingue dalla propria mamma, attenta alla presentazione del piatto, ne cura ogni dettaglio, fotografa il piatto con cura: i propri piatti sono degni di un ristorante stellato e, nei casi di maggior successo, dialoga con gli chef più importanti, portando la grande cucina a parlare finalmente con noi comuni mortali.
Questo non può che condurre, almeno questo noi auspichiamo, ad un ritorno della qualità del cibo sulle nostre tavole e soprattutto speriamo segni un cambiamento culturale che ci liberi dalla schiavitù del cibo spazzatura, per troppi anni visto come una soluzione.
Evviva il pane e la pasta fatti in casa, evviva la crostata a colazione!