I bambini e la frutta mangiata per gioco

Uno studio recente messo a punto da un gruppo di ricerca dell’Università di Liverpool ha i rivelato che i succhi di frutta disponibili nei supermercati contengono una quantità eccessiva di zucchero. Analizzando più di 100 prodotti presenti nel mercato inglese i ricercatori hanno rilevato che la maggior parte di essi contengono la dose massima giornaliera raccomandata per i bambini, ossia circa 19 grammi, qualcosa come 5 cucchiaini.

Il consiglio dei ricercatori inglesi è senza margini di interpretazione: sostituire i succhi con la frutta fresca o con dei frullati preparati in casa.

La domanda che si pone ogni genitore è come procedere con successo in questa sostituzione, ossia come riuscirci con il consenso e la partecipazione dei bambini e senza alimentare conflitti con loro.

Il Metodo EDUEAT può essere un utilissimo alleato per aiutare i genitori in questa difficile sfida di educazione alimentare dei figli. L’asso nella manica, come spesso accade, è il ricorso al gioco, ossia trovare un modo divertente per rendere la sostituzione dei succhi di frutta qualcosa che accade in modo piacevole e senza rifiuti.

Il libro “Aggiungi un gioco a tavola” – che è la base teorica e pratica del metodo EDUEAT – propone esperienze concrete di gioco che, con poco ma mirato impegno, possono stimolare e favorire il consumo di frutta da parte dei bambini. Ciò è possibile attraverso attività ludiche che possono svolgersi a casa e non escludono il coinvolgimento di un numero di persone superiore a quello classico del nucleo familiare.

Quattro mele al giorno

Il gioco delle mele è un’attività molto divertente. Si basa sull’esplorazione sensoriale con tutti e cinque i sensi coinvolti per stimolare nei bambini la consapevolezza di quanto sia variegato, piacevole e degno di scoperta il grande universo delle mele. Il gioco, ovviamente, può chiamare in causa non solo le mele ma anche le pere, le pesche e altri tipi di frutta, a seconda della loro varietà potenziale e della stagionalità.

Per realizzare proponiamo una versione con quattro diverse tipologie di mela, ad esempio Fuji, Golden, Smith e Renetta.

Cominciamo con la Fuji. Proviamo a sbucciarla e disponiamone gli spicchi nel primo piatto mettendo al centro la mela intera. Quando presentiamo la mela ai bambini ne specifichiamo il nome.

Incoraggiamo i bambini a esplorare la mela come fossero
piccoli “esperti in degustazione”

Chiediamo ai bambini di scrivere le caratteristiche sensoriali della Fuji su un foglio bianco, incoraggiandoli a esplorare la mela come fossero piccoli “degustatori” sia assaggiando i singoli spicchi, sia osservando la mela intera al centro del piatto e quindi facendo attenzione:

  • al sapore;
  • al colore;
  • all’odore;
  • alla consistenza, piatto.

Questa operazione va ripetuta per ciascuna delle quattro tipologie di mela, ossia per la Golden, per la Smith e infine per la Renetta (ovviamente la sequenza delle mele degustate viene riportata a titolo di esempio).

Al termine della prima fase, quando i bambini avranno degustato tutte e quattro le tipologie di mela, ci prepareremo al vero e proprio momento della sfida.

In questo passaggio vi consigliamo di proporre ai vostri figli i quattro piatti con le mele sbucciate ma senza il frutto intero al centro ed evitando di specificare di quale tipo di mela si tratti. I bambini dovranno indovinare quale tra le mele in precedenza degustate stanno mangiando, aiutandosi con le caratteristiche sensoriali che hanno appuntato nel loro foglio.

In questo modo si può creare un legame ludico tra noi e i bambini fondato sulla mediazione piacevole e divertente della mela che verrà vista dai bambini con occhi diversi, risultando decisamente più attrattiva.

FRULLA FRULLA e riconosci

Un’altra possibilità è un gioco che si può fare in compagnia dei genitori o dividendosi in piccoli gruppi. Al centro della scena, in questo caso, c’è il frullato. Il compito dei genitori è aiutare i bambini nella scoperta degli ingredienti contenuti nel frullato. Anche in questo caso si tratta di un’attività che stimola l’affinamento delle capacità sensoriali e un consumo consapevole di alimenti freschi e genuini elaborati in casa.

Come funziona, quindi, Frulla Frulla, il grande gioco del frullato? Ai bambini vengono presentati dei bicchierini di frullato, con l’invito a esplorarne il contenuto utilizzando, per quanto possibile, tutti i sensi: il colore, l’odore, la consistenza, il sapore per scoprire quali ingredienti sono stati utilizzati.

Dopo l’assaggio sarà compiti dei genitori animare il confronto tra le diverse opinioni cercando di tenere alto il livello di partecipazione. Ogni bambino, dopo essersi consultato con gli altri amici presenti, dovrà segnare in un foglio gli ingredienti contenuti nel frullato.

Insomma, il Gioco delle Mele e Frulla Frulla possono essere l’occasione per una grande esperienza di gioco con i figli. Ovviamente non possiamo garantire che siano sufficienti due esperienze ludiche a consentire la sostituzione dei succhi con la frutta fresca, ma di certo questo tipo di esperienza ci permette di avvicinare i bambini ai prodotti naturali.

Del resto fare di un bambino un nemico della frutta fresca è facile: è sufficiente imporgli di mangiarla.