Etica della sostenibilità e sicurezza alimentare: cibo, sviluppo e cultura per i diritti dei migranti

Il cibo rappresenta ancora uno dei principali fattori che spingono alla migrazione umana: lo sostiene l’ultimo studio condotto da MacroGeo e Fondazione Barilla presentato a Milano il 5 dicembre scorso in occasione del Forum Internazionale sull’Alimentazione e la Nutrizione.

Secondo questa ricerca, sono circa trecento milioni i migranti costretti ogni anno ad emigrare per cause legate alle crisi alimentari generate da guerre, cambiamenti climatici e politiche agricole intensive. Queste situazioni incidono negativamente sulla sicurezza alimentare scoraggiando l’agricoltura e spingendo molte persone a lasciare i propri paesi d’origine.

Ed è proprio al tema della sicurezza alimentare che la Fao ha dedicato, quest’anno, la giornata mondiale dell’alimentazione dello scorso 16 ottobre, con uno slogan: “Cambiamo il futuro delle migrazioni: investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale”.

Anche oggi, Giornata Internazionale per i Diritti dei Migranti, il forte legame che intercorre tra migrazioni e alimentazione ci spinge a riflettere sullo sviluppo sostenibile, soprattutto in campo alimentare, e sul valore che esso riveste per il futuro del mondo ed in particolare per gli esseri umani costretti a migrare a causa della povertà economica.

La migrazione rappresenta una condizione umana che nasce con l’uomo stesso, è un diritto, ed eliminare gli ostacoli allo sviluppo dei paesi poveri è l’unico modo per far sì che essa sia finalmente una scelta, e non una costrizione o l’unica strada per la sopravvivenza. Questo sviluppo parte innanzitutto dal cibo, e dal sostegno all’agricoltura nei paesi che ne soffrono la mancanza.

Edueat promuove l’etica alimentare della sostenibilità: educare fin da piccoli i bambini all’esercizio del diritto di scelta sulla sana alimentazione, come afferma l’articolo 8 del nostro Manifesto, attraverso il gioco e l’esplorazione sensoriale, significa promuovere in loro autonomia, consapevolezza e pensiero critico.

Ma soprattutto, Edueat sostiene il valore del cibo nelle relazioni umane: quale migliore strumento di integrazione, tra culture diverse, se non quello dello scambio e della conoscenza reciproca anche sul piano alimentare? Le cucine tipiche dei paesi del mondo sono lo specchio delle loro culture e tradizioni, parlano la lingua della diversità e colorano i rapporti umani di condivisione e convivialità. Riconoscere al cibo il suo grande valore relazionale significa sostenere la possibilità dell’incontro e dell’integrazione: due obiettivi imprescindibili per un’umanità sempre più multietnica e interculturale.

Per questo motivo oggi ci uniamo a quest’importante giornata, e perl’occasione i nostri amici Govut si vestono dei colori del mondo, per promuovere il cibo come diritto e come scelta, e zaino in spalla, portano avanti la loro grande missione: alimentazione, consapevolezza, gioco e relazione per un futuro migliore!