Per sicurezza alimentare si intende un concetto complesso, quando si parla di cibo le variabili da tenere in considerazione sono molteplici, a partire dall’igiene del cibo stesso, di chi lo manipola, agli imballaggi utilizzati per il trasporto e la conservazione. Fare tutto il necessario perché lungo tutta la filiera venga garantita la sicurezza è compito primario di chi produce, commercializza, somministra il cibo, ma anche il consumatore finale deve mettere in atto alcuni buoni comportamenti.
Le “buone pratiche igieniche”, sia in casa sia fuori, possono proteggere dalla contaminazione microbica e dalle malattie a trasmissione alimentare che questa può provocare. Spesso il cattivo stato di conservazione degli alimenti è dovuto ad errori commessi durante il trasporto e la conservazione. Un’altra causa di contaminazione microbiologica e quindi di intossicazione può dipendere dal consumo di insaccati freschi, dolci con uova crude, vegetali non sufficientemente lavati, oppure dalla cattiva refrigerazione dei cibi, dall’uso di utensili per prodotti crudi o cotti, da contenitori non igienicamente puliti per la conservazione dei cibi.
L’argomento “igiene degli alimenti” è naturalmente piuttosto complesso, quello che ci si prefigge con il progetto Edueat è stimolare il bambino a essere consapevole dell’importanza di garantire delle condizioni ambientali idonee affinché il cibo si mantenga sano e genuino, come suggerito anche nello spunto narrativo offerto dai Govut per una cucina sicura, in cui i Govut si ritrovano a difendere il cibo dalle insidie degli Antagonisti.
Tutti questi fattori potenzialmente pericolosi non sono immediatamente comprensibili dai bambini; è possibile però aiutarli a prendere coscienza di come sia importante conservare correttamente i cibi, e soprattutto nel posto giusto, per non rischiare di deteriorarli. Il cibo è qualcosa che può deperire facilmente e il bambino non ha immediata coscienza di questo, perciò va educato a conoscere come si conserva il cibo, in modo particolare i cibi freschi e quelli a lunga conservazione. Per gli adulti è scontato intuire perché un cibo si conserva in frigo ed un altro invece in dispensa o perché la cucina debba essere tenuta pulita e in ordine, per un bambino no. Inoltre, se è vero che i piccoli non controllano certo quello che mangiano, visto che i loro pasti sono preparati da altri, è altrettanto vero che alcuni semplici comportamenti, come il lavaggio delle mani prima dei pasti, possono ridurre notevolmente i rischi. Innescare un processo di conoscenza anche per i piccoli è fondamentale perché è proprio in famiglia, in ambiente domestico, che deve crescere una nuova consapevolezza sulla sicurezza alimentare. Insegnare ai bambini qual è il modo giusto per maneggiare e conservare gli alimenti aiuta a difenderli oggi, ma anche a trasformarli in consumatori più attenti e protetti domani.